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La storia della Rocca

La Rocca Strozzi e le sue vicende costruttive

 

Il complesso monumentale della Rocca Strozzi appare oggi costituito da una fusione di diversi edifici distinti: il corpo di fabbrica della Rocca con le fortificazioni militari, i locali che attestano la successiva trasformazione in villa- fattoria che si snodano intorno ad un cortile interno, a un giardino e a vari annessi in cui la struttura rurale convive all’interno di un’architettura militare e le antiche fortificazioni si ingentiliscono nelle forme di villa suburbana.
La suggestiva imponenza della fortezza incombe con l'alta mole della torre e dell' antico muro di cinta difensivo. La sua collocazione lungo il fiume determina una visibilità che fa nascere visuali prospettiche di grande valore emotivo evocando una primitiva fierezza nelle sue forme austere mitigate nel tempo dalla trasformazione in villa-fattoria. 

 
 

Non è stata ancora accertata la data esatta di costruzione della Rocca Strozzi ma la sua presenza è attestata da un atto di donazione di Carlo Strozzi in favore dei figli del 1378 che descrive la Rocca come un palagio fortificato con torri, case e casolari, protetto da un fossato esterno che andava ad integrare la cinta fortificata che chiudeva e proteggeva Campi dall'altra sponda del Bisenzio. La realizzazione della cinta muraria di Campi, infatti, risale agli stessi anni e fu voluta nel 1376 dalla Repubblica fiorentina per dotare il paese di un baluardo di difesa dei possedimenti fiorentini nel contado.
Nel tempo la Rocca Strozzi è stata spesso confusa con il Castello di Campi e con la Rocca dei Mazzinghi, gli antichi feudatari di origine tedesca, la cui dimora, tuttavia, fu edificata lungo la sponda sinistra del Bisenzio alcuni secoli prima, distrutta e varie volte ricostruita in seguito a invasioni e saccheggi.

 
 

 Gradualmente, la famiglia fiorentina degli Strozzi si sostituì ai Mazzinghi nel possesso di terre e proprietà immobiliari; spinti dal desiderio di proteggersi adeguatamente, costruirono la loro roccaforte sulla sponda destra del fiume, in posizione strategica anche al fine di rendere evidente e tangibile il loro accresciuto prestigio economico e politico. La massiccia torre centrale, il corpo del complesso della Rocca, potrebbe risalire ad un'epoca precedente, forse alla metà del XIII secolo, ed aver inglobato una parte della vecchia fortezza dei Mazzinghi. Gli eredi di Strozza Strozzi, i figli Marcello e Rosso, nella prima metà del XV secolo, eseguirono lavori di rinnovamento e consolidamento delle strutture militari della fortezza. Nel XVI secolo eserciti avversi causarono grandi devastazioni alla cittadella di Campi e alla Rocca, sia ad opera delle truppe spagnole della Santa Lega nel 1512 che a causa delle milizie spagnole imperiali di Carlo V nel 1529.
Alla metà del ‘500, Francesco Strozzi restaurò la rocca trasformandola definitivamente in una villa suburbana con annessi agricoli. Nel '600 venne eseguita la decorazione pittorica di alcune sale in vista delle nozze tra Filippo Strozzi e la nobile Francesca di Simone da Bagnano e venne potenziata l'attività agricola. 

 

Nel XVIII e nel XIX secolo nuove ristrutturazioni interessarono il complesso, fino al lento declino degli Strozzi nel periodo lorenese. Nel corso del Novecento furono cedute al Comune le pertinenze circostanti per la costruzione della nuova Piazza Gramsci nell'ambito del riassetto urbanistico di Campi, e poi, a seguito dell’estinzione dell'antica famiglia, lo Stato acquistò il complesso nel 1992, trasferito al Comune di Campi Bisenzio nel 2002.