Il progetto di raccogliere alla Rocca Strozzi i reperti
rinvenuti nel sito archeologico di Gonfienti, a cavallo tra i Comuni di Prato e
di Campi Bisenzio, è nato nel 2006, quando il Comune di Campi Bisenzio ha messo a
disposizione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana gli
spazi all’interno della Rocca e finanziato le operazioni di restauro del
materiale venuto alla luce, con l'intenzione di fare del prezioso complesso
monumentale trecentesco un centro museale di prima importanza.
La
realizzazione del Museo ha permesso di valorizzare i reperti venuti alla luce
nelle decennali campagne di scavo che si sono succedute a partire dal 2002 e
nello stesso tempo ha consentito di restituire la Rocca alla cittadinanza. Questo
monumento non è infatti semplice contenitore museale, ma apre finalmente le sue
porte dopo decenni di oblio, diventando una risorsa per tutti i cittadini e
un'opportunità di riappropriarsi della propria identità storica collettiva.
Il Comune ha inizialmente provveduto a restaurare la Rocca
Strozzi con la messa in sicurezza delle parti degradate, il rifacimento della
facciata esterna, il giardino all'italiana, il recupero funzionale del locale
ex tinaia e dei suoi annessi.
L'allestimento del Museo ha interessato i locali al piano terra
della villa-fattoria e quelli della ex tinaia.
La
costituzione di un Museo archeologico a Campi Bisenzio si inserisce in un più
ampio progetto di collegamento tra l’area archeologica con parte
dell’insediamento etrusco in corso di scavo, la realizzazione presso il Mulino
di Gonfienti di un centro per la diagnostica, il restauro, lo studio, la
documentazione e valorizzazione del sito di Gonfienti e del territorio
circostante, oltre alla previsione di itinerari ciclo pedonali che mettano in
relazione i tre poli al fine di garantire la valorizzazione del sistema nel suo
insieme.
Le
sezioni dell'esposizione museale sono tre suddivise nelle diverse epoche
in cui il territorio di Gonfienti è stato stabilmente abitato: età del bronzo,
età etrusca, età romana.
Dall'ingresso
di Via Roma, si accede al bookshop-biglietteria, con notizie storiche
riguardanti la Rocca Strozzi; attraverso una galleria informativa, si scende
alla sala dell'età del Bronzo quando Gonfienti era uno dei più estesi
villaggi della Toscana settentrionale abitato stabilmente dal XVI al XIII
secolo a.C.
La
sala dell'età etrusca è collocata nella ex tinaia, dove sono conservati
i reperti risalenti a quell'epoca con una suggestiva ambientazione. È stata
infatti ricostruita una porzione di tetto di un esteso edificio residenziale
che copre una grande teca contenente i reperti. In età etrusca arcaica, tra VI
e V secolo a.C., infatti sulla riva destra del Bisenzio venne fondata una
nuova città caratterizzata da un progetto urbanistico
innovativo, con funzione di controllo sul territorio, sulla
viabilità e sugli scambi commerciali. Completano l’allestimento di questo
spazio pannelli esplicativi della sezione e due strutture che ricostruiscono in
scala una porzione dell'edificio residenziale e il territorio della piana
intorno a Gonfienti.
Di
notevole suggestione è la grande vetrata trasparente che affaccia sul lato del
fiume Bisenzio, che mette in relazione interno ed esterno, antico e presente,
con lo scorrere delle acque così essenziali alla vita e allo sviluppo di tutto
il territorio.
Un
ulteriore locale è adibito a sala convegni e all'esposizione dei reperti
riguardanti le frequentazioni di età romana, corredato da un
pannello con una porzione della "tabula peutingeriana”, l’antica carta
romana che mostra la viabilità dei territori dell’Impero dato che in quel
periodo Gonfienti visse una nuova stagione per la presenza della via di grande
comunicazione Cassia Clodia e delle strutture logistiche che dovevano affiancarla.
L’Assessora
alle Politiche Culturali, Monica Roso ha spiegato: “Oggi l’apertura del
Museo archeologico di Gonfienti alla Rocca Strozzi fa di Campi Bisenzio un polo
culturale e attrattivo di primo livello che propone un percorso nella storia
unico e prezioso. Con questo museo e con la riapertura della Rocca Strozzi ci
riappropriamo del nostro passato e faremo anche un passo decisivo nel futuro
della nostra comunità, perché siamo convinti che questo centro museale sarà un
motore prezioso per lo sviluppo anche turistico del nostro territorio.”
Il
Sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi ha dichiarato: “Sono davvero
orgoglioso di aver inaugurato questo museo e di poter dire: ce l’abbiamo fatta.
Il percorso è stato difficile e accidentato ma siamo riusciti ad ottenere un
magnifico successo che adesso resterà un patrimonio tangibile per tutti i
campigiani. La nostra Amministrazione si è impegnata fin dall’inizio per
raggiungere questo traguardo e adesso lo consegna alla cittadinanza sicura che
diventerà un fiore all’occhiello non solo del nostro Comune, ma di tutta la
Piana.”
Servizio sul museo archeologico di Gonfienti di TGR Toscana