Sul lato occidentale del grande edificio residenziale erano affiancati il vano cucina e la dispensa. All’interno di quest’ultima erano collocati due grandi orci di terracotta (dolia), destinati a contenere derrate alimentari. Le forme più impiegate nella cucina, come nella dispensa, sono quelle dell’olla e della ciotola-coperchio, che si trovano spesso associate. Olla e ciotola potevano trovare impiego tanto nella cottura, quanto nella presentazione dei cibi sulla mensa; oppure potevano essere utilizzate in dispensa, per conservare gli alimenti. Tra i contenitori più diffusi nella suppellettile da cucina ci sono i mortai, o bacili-mortai, che venivano utilizzati nella preparazione dei cibi o erano impiegati anche in cottura. Alcuni reperti suggeriscono quali attività dovevano svolgersi nell'insediamento: i rocchetti e le fuseruole testimoniano la filatura, i pesi da rete documentano la pesca, la ceramica malcotta suggerisce l'esistenza di vicine fornaci, l'aes rude di bronzo (il metallo in pezzi usato come pagamento prima dell'introduzione della moneta) ci parla degli scambi, mentre i segni graffiti sui fondi dei vasi indicano una comunità alfabetizzata. Tra gli oggetti di ornamento personale, spicca per l’elevato livello artistico e la pregevole fattura una gemma in pietra dura, una corniola, che in origine era incastonata su un anello e aveva anche una probabile funzione di sigillo.